Ficocle e Cervia vecchia

Prato della Rosa e via Madonna della Neve - Il primo insediamento umano da cui ha avuto origine Cervia è stato Ficocle, che doveva essere collocato all’altezza del Prato della Rosa, all’interno della salina.
L’insediamento risale probabilmente al periodo romano, come dimostrano i tanti reperti ritrovati, anche se ulteriori studi vorrebbero provarne l’esistenza al periodo etrusco.
Di particolare interesse il ritrovamento del tutto casuale, nel maggio 1989, dei resti di un edifi cio religioso del VI secolo, denominato “S. Martino Prope Litus Maris”.
Altrettanto interessante il ritrovamento della cosiddetta “Nave Romana”, rinvenuta nel 1956 in una cava dell’azienda agricola Bassona nei pressi della strada Adriatica, in parte coincidente con la linea costiera di età romano imperiale e bizantina.
Nel 709 Ficocle venne completamente distrutta dall’esarca Teodoro, indignato contro la città che si era unita all’arcivescovo di Ravenna nella lotta contro Costantinopoli.
Sembra che gli abitanti trovarono rifugio in prossimità del vecchio porto di Ficocle, che si chiamava Cervia. Il primo documento in cui compare il nome Cervia è del 997.
Da questo momento la storia di Cervia ha come fi lo con11 duttore la produzione del sale, prima in Cervia Vecchia e poi, dalla fi ne del 1600, in Cervia Nuova.
La città era distinta in tre fasce: una fascia a ridosso nel cordone litoraneo coperta dalla pineta; una fascia a monte con terreni paludosi che comprendeva la zona delle saline; una fascia all’interno con terreni agricoli, coincidente con la parte più orientale dell’originaria centuriazione romana cesenate.
La città era circondata da mura, con edifi ci pubblici e religiosi. Con il Seicento inizia il declino della città, presupposto per la costruzione di Cervia Nuova.
Di Cervia vecchia resta anche la facciata della chiesa della Madonna della Neve, oggi abitazione privata.