Il quadrilatero

Circonvallazione Sacchetti/Via XX Settembre - Cervia rappresenta un esempio unico di “città fondata”, una sorta di “città museo” che conserva le testimonianze dell’antico centro legato alla produzione del sale.
Nel XVII secolo le condizioni di Cervia, costruita in mezzo alle saline, andavano peggiorando per l’aria insalubre causata dall’allontanamento del mare, per via degli apporti solidi a costa del fi ume Savio e dei torrenti appenninici. La popolazione era fl agellata dalla malaria.
Il 9 novembre 1697 Papa Innocenzo XII fi rmò il “chirografo” che approvava la riedifi cazione di Cervia, “considerate le reiterate suppliche fatte dal clero e dalla comunità per ovviare al calo quotidiano del numero degli abitanti e alla conseguente diminuzione della produzione del sale e proponendo i medesimi supplicanti di trasferire la città sui lidi della Marina”.
Nel 1698, poco distante dal Magazzino del sale (costruito nel 1691), fu posta la prima pietra di “Cervia Nuova” e si aprì un gigantesco cantiere: si smontavano gli edifi ci nella vecchia città e, con gli stessi materiali, si costruivano i muri della nuova; le burchielle, tipiche imbarcazioni per il trasporto del sale, erano utilizzate per trasportare i mattoni.
Il progetto della costruzione di Cervia Nuova fu opera dell’architetto Francesco Fontana. Il quadrilatero della nuova città, delimitata dalle case dei salinari, aveva due lati di m 270x170.
Al centro una bella piazza, ornata per tre lati da porticati. Nel centro furono costruite 13 case più grandi, fra queste quelle dell’Arciprete, della Tesoreria e delle famiglie più nobili della città.
La costruzione delle case dei salinari venne completata nel 1708. Non vi erano porte sui lati esterni del quadrilatero, ma solo fi nestre protette da grate in ferro e il nuovo insediamento urbano dava l’idea di una sorta di città fortifi cata.
L’accesso alla città era possibile solo attraverso Porta Cesenatico, Porta Ravenna e Porta a Mare, l’unica sopravvissuta alla seconda guerra mondiale.